Rhodri Davies/Matt Davies/Samantha Rebello/Bechir Saade ‘Hum’

(Another Timbre 2007)

Bel gioco d’incastri impro ad opera di alcuni nomi abbastanza noti ed altri quasi sconosciuti, ma immagino non per molto. Ai primi appartengono Rhodri Davies, arpa, e Matt Davies, electronics e tromba, mentre le novità, almeno per me, sono rappresentati da Samantha Rebello, flauto, e Bechir Saade, clarinetto. Ad un primo ascolto distratto avevo ampiamente sottovalutato questo disco, molte delle micro dinamiche che lo agitano mi erano quasi sfuggite, ma un paio di sessioni d’ascolto meno frettolose hanno ampiamente spazzato via i veli che oscuravano la decisamente buona qualità del materiale proposto. Di sicuro non un lavoro da ascoltare on the go. Una sessione musicale concentrata e decisa, suoni essenziali, certo, riduzionismo, va bene, ma non estremo, anzi, c’è un attività, che sia pure in un procedere a scatti, è sottilmente frenetica. Una strana forma di bellezza si agita in “Hum”: quella di un piccolo mondo che senza sosta attraversa fasi di costruzione, crollo e ricostruzione tra scricchiolii, stridori, sbuffi e lamenti di fiato, detriti che rotolano e si dissolvono da qualche parte. Gran parte del cd ha un andamento molto cinetico (termine da valutare nel contesto delle musiche proposte), piccole strutture sonore vengono assemblate, caricate di una vaga forma di energia e poi abbandonate a se stesse sino ad esaurire per inerzia il loro potenziale. In mezzo a questo alternarsi di fasi di carica/esaurimento, movimenti scorgibili solo cercando con il lumicino, nascosti dietro apparenze di spazi vuoti. In alcuni frangenti invece la musica si abbandona a momenti molto introspettivi, con i fiati che si aggirano astrattamente malinconici ed estemporanee figure droneggianti, dovute essenzialmente a Rhodri Davies, che evaporano lentamente.

Voto: 7

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Autore: alfiocastorina@yahoo.it