(For 4 Ears 2007)
“Signal To Noise Vol.3” rimescola umori; disturbati e
sfrigolanti.
Dopo l’ottimo secondo volume che eludeva
brillantemente lo spettro di genere,
Möslang,
Müller e
Kahn, si concedono
l’ennesima immersione nei cupi marosi di un’elettronica trafitta e
disgregata.
I tre giovanotti in questione; anche questa volta la
fanno franca.
Movimenti sussultori più che ondulatori,
tratti definiti un tempo isolazionisti in cerca di un’uscita.
Synth
analogici, percussioni, cracked
everyday; ipod ed elettronica varia e sparsa.
Registrato nel Marzo
2006, il materiale che compone questo “Signal To Noise”,
è un’intensa esposizione di vita oltre l’encefalogramma
piatto.
L’attacco è da
manuale, borbottii e sfrigolamenti vari, sopra, ad aleggiare sul
tutto, una cappa soffocante di onde sinusoidali (radio?), verso il
termine apertura e rilascio energie; ottimo!
Kahn, Möslang
e Müller, non innestano mai il pilota
automatico, costante e tangibile il filo che unisce i tre, un
continuo rimestare alchemico, l’esatta definizione di uno spazio
ottenuta catturandone la possibile assenza.
Musica da luoghi
chiusi a volte, ma anche libera trasposizione di paesaggi spinali
di ballardiana memoria.
Dialogo sulle origini
probabilmente, gorgoglio post pranzo dinosaurico; strambamente
terrigna comunque.
Ricerca, fighettismi di fondo out, anche una
sottile vena ironica (un citofono sul terzo brano?), i tre signori
non si sono mai risparmiati nulla, cadute rovinose e splendidi
lavori, sonnolenza indotta e stati eccitatori, piace la trasparenza
con la quale si propongono, questo, è quel che gli riesce
meglio, prendere o lasciare.
La bellezza angolare di un suono
intermittente.
Un mondo a parte quello della For 4 Ears;
nulla da dire a riguardo.
Non vario come vorremmo a volte, ma pur
sempre un mondo.
Con la sua vita quotidiana, i suoi tormenti, i
suoi dubbi e le sue certezze.
Questo volume ne è la
dimostrazione.
Attendiamo altri capitoli.
Non soltanto per
anime al silicio.
Otto pieno!
Voto: 8
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