(Homeopatic Records 2007)
Gli Stearica sono un trio di Torino che da dieci anni calca i palchi a fianco di nomi storici e paludati della scena musicale internazionale. Nella persona di Francesco Carlucci, Davide Compagnoni, Luca Paiardi i nostri giungono dopo cotanta gavetta musicale, che ha fatto tappa anche nella raccolta Wallace Box 52.6, a questo album, precipitato del loro sentire, che dal titolo ‘Oltre’ – mai così azzeccato – mostra il modus operandi e la filosofia in divenire della formazione. Filosofia che nella musica si esplica in contaminazione continua; filosofia che nei dieci brani si mostra in molteplici sfaccettature soniche; che non tende alla stasi concettuale tale da lasciare immutato il paesaggio acustico da un pezzo all’altro. Filosofia che ad esempio in Bolero on Botero, grazie anche alla sapiente mano musicale di Amy Denio al sax alto e Jessica Lurie al sax alto e tenore, due dei tantissimi amici collaboratori portatori di sapere sonico che si succedono in quest’album dai nostri affettuosamente chiamati The Family, rimanda a sonorità notturne di iberica memoria. O che in Up East permette al trio di contaminare il brano che supporta una sfrenata e ironica matrice power pop con una bordata e infiltrazione hard rock. Filosofia che ad un sostrato post-rock strumentale in continuo divenire, cinematico accavallarsi di note mai fuori posto pone a chiosa finale dell’opera i Dalek che in Occhio ribadiscono la loro, se fosse necessario ancora ribadirlo, maestria nella contaminazione e integrazione in tessuto stretto tra hip hop mutato e “industrializzato”, contaminato dalla viola di Paola Villa e dal violoncello di Nick Storring. Un viaggio continuo della mente ed una filosofia di vita. Un ascolto dovuto e ripetuto.
Voto: 9
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