(Unhip 2007)
Sono ormai ben rodati sulla strada del p-funk I Disco Drive, che con questo secondo lavoro, dimostrano che per loro il genere lanciato dai Gang of Four non è stata qualcosa di effimero, ma il loro stile di riferimento. Questa è già di per sé una nota di merito, se poi a questo aggiungiamo alcuni sentiti omaggi al band più indipendente degli ultimi vent’anni, vale a dire i Fugazi (It’s a long way to the top), la stima nei loro confronti cresce a dismisura e fa passare in secondo piano, le deviazioni danzerecce e l’elettronica frenetica, anche se non è mai effimera. Il trio poi gioca anche in alcune occasioni con il noise, vedi l’intro di Grow up!. Con il p-funk i DD esprimono molto il loro lato nervoso e anfetaminico, che nella kilometrica What are you talking…va in catalessi e diventa ipnotico e catatonico. Il trio poi gioca anche con la new wave dei primi anni ’80, possibilmente proveniente dalla terra d’Albione (Goodbye). Intrigante poi risulta “The flower stall” nel quale i DD fanno convivere senza apparenti contraddizioni il grunge, la tensione dei primi Smashing Pumpkins e la frenesia dei Garbage.
Voto: 8
Link correlati:Unhip