(Baskaru/Dense Promotion/Microsuoni 2008)
Maurizio Bianchi, un pezzo di storia della musica elettronica italiana, si incontra con Emanuela De Angelis, già cantante e chitarra nelle Joyce Whore Not e giovane sperimentatrice di musiche elettroniche in compilation su 8bitrecords e Postdisco. L’incontro svela una passione comune per i drones e le sonorità ambient. Il disco propone quattro tracce della durata variabile tra i due e i venticinque minuti, in classico stile meditativo/minimalista, con loop avvolgenti che vanno a stratificare suoni e a costruire esperienze di pura architettura elettronica.
Un minimalismo à la Riley nella lunga cavalcata Cosmic Norms ci fa presagire un futuro (già presente?) 2008 ricco di ambient. Se quest’anno i sentori di un ritorno all’ambiente rimasticato in chiave elettronica si fanno sentire sempre di più (Middleton, Claro Intelecto e in un senso trasversale la testa calda dubstep del calibro di Scuba), in poco meno di 50 minuti qui troviamo la connessione con le estetiche/organiche di un’america che si storicizza e si consolida a 360 gradi. Come a dire che dopo le molte primavere di Glass e Reich, il popolo dell’electronica non fa distinguo tra musica da accademia e ‘popular’, inseguendo un sogno mistico e organico, melting-pot utopico.
Lasciarsi andare al mare di fasce sonore ricorda la scena 90 della illbient newyorchese (vedi le voci liquide di Electronic Rules), ma oggi non c’è più bisogno del chill post-ibizenco per costruire suoni. Basta la consapevolezza della visione. E la fermezza delle scelte compositive. Ortodossia ambient? Speriamo non sia un episodio isolato.
Voto: 8
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Autore: taffey6977@gmail.com