(SweetTeddy Records/Bloody Sound Fucktory/Valvolare Records/Dizlexica/Marinaio Gaio 2008)
Dopo un accenno di impasto sonoro giunto alle orecchie qualche tempo fa, suddiviso in un paio di demo ripartiti in un paio di anni, ecco finalmente l’uscita ufficiale con tutti i dovuti crismi della formazione che aggiunge manovalanza sonica a formazioni quali Guinea Pig e Jesus Franco And the Drogas. I Butcher Mind Collapse provenienti da quel di Jesi vanno a rimpolpare quell’allegra combriccola di agitatori sonori che le Marche stanno di questi tempi promuovendo e che trovano rigorosamente spazio in quel di Kathodik (a voi la ricerca e conseguente “ascultazione”, non ve ne pentirete). I nostri si muovono tranquillamente in un calderone noise pieno di spezie gradevoli al palato e piacevolmente disturbanti con riferimenti a David Tomas nelle scorrerie vocali di Holy Weekend, schizofrenico rimasuglio new wave riascoltato su un canale. Ogni porzione è un assaggio di sano e deviato praticantato rock, ascoltare per credere Cunt Face, sorta di degradato rock’n’roll in salsa cantautorale; oppure rimirate come si approcciano alla forma canzone assorbendo idealmente la lezione dei Pere Ubu in Devil With Tits, sgemba orchestrazione cabarettistica, o come in Monkeys don’t suck mandano al massimo l’urgenza no wave correndo per una discesa con il sax e i freni tagliati. Come se non bastasse i nostri riallacciano la connessione con Nazi Citizen, harcore senza fronzoli ne ripensamenti, e si danno al cabaret punk con Goddess Dustman alla maniera dei Tubes a braccetto con Captain Beefheart; poi in meno di venti minuti dalla partenza giungono alla conclusione del loro viaggio. Iniziatici e frenetici, ascoltateli e meditateli.
Voto: 8
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