(EP autoprodotto 2008)
Forti di un’infinità di riconoscimenti e partecipazioni a concorsi di vario genere, i La Fame di Camilla, gruppo pugliese attivo dall’inizio del 2007, tentano la strada dell’autoproduzione lanciando questo Ep omonimo. Johnny, Lele, Dino e il cantante di origine albanese Ermal (già transitato da Sanremo giovani 2006 con gli Ameba4) si presentano con un dischetto di 5 brani di ottima fattura, che ondeggia tra il pop d’autore dei Perturbazione e un rock con echi quasi post, che richiamano vagamente i Marlene Kuntz di qualche anno fa.
Storia di un favola è una storia di emigrazione, tema evidentemente vicino al cuore del frontman albanese, immersa in un’atmosfera leggera, aperta, che sa di liberazione. La successiva Ne Doren Tende, con testo in albanese, è una soave nenia al rallentatore, liquida come i lontani mari del nord Europa. 39 si apre cupa e dimessa, gonfiandosi man mano seguendo il cantato stridente di Ermal. Non chiedermi niente avvicina il quartetto a un rock più tradizionale; chiude l’album la dolce Sperare, lieve ballata acustica popolata di spettri.
La band pugliese mette tanta carne al fuoco e tutto odora di già sentito. Manca di un sound veramente personale, ma gli spunti da cui partire sono diversi: le liriche sono già raffinate e allo stesso tempo orecchiabili, mentre a livello musicale convincono i vagiti post-rock di Ne Doren Tende e il folk-pop di Sperare. Come debutto assolutamente da tenere in considerazione, aspettando sviluppi che confermino le attese.
Voto: 6
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