(Navona Records 2008)
Alcuni anni fa mi aggiravo per un mega-store di Milano dove nel reparto di classica risuonava un brano per clarinetto e orchestra di Carl Maria Von Weber. All’improvviso mi si avvicina una signora che mi chiede: ma secondo te cos’ha in più Mozart rispetto a Weber? Non senti com’è bella questa musica? Senza aspettare la mia risposta la signora se ne andò, lasciandomi con l’ingrato compito di rispondere alle sue domande. A qualche anno di distanza posso solo dire che, almeno per ciò che concerne il repertorio classico per clarinetto, Von Weber non ha niente da invidiare a Mozart o a chiunque altro. E’ quindi sempre bello avere delle nuove interpretazioni dei concerti per clarinetto e orchestra di Von Weber. Se poi l’interprete è sensibile e raffinato come Stolzman (senza dubbio uno dei più grandi clarinettisti viventi), e se accanto a tali concerti sono affiancati il dinamico duetto per clarinetto e contrabbasso di Bottesini, la sognante rapsodia per clarinetto di Debussy e un arrangiamento di un bellissimo tema di Tchaikovsky realizzato da Takemitsu (un colorista orchestrale non inferiore a Debussy), allora il risultato non può che essere di prima qualità.
Voto: 9
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