The Vox ‘The Woman Who Lives In The Aeroplane’


(Anomolo 2008)

Si celano quattro ragazzi anconetani sotto lo pseudonimo The Vox. Nato nel 2002 come cover band degli Oasis col nome di Mod On The Road, dopo vari cambi di line-up il quartetto tira fuori questi cinque pezzi (più una breve intro) debitrici della tradizione brit in tutte le sue svariate forme: Blur, Supergrass, Beatles, qualche spruzzata di Smiths e chi più ne ha più ne metta.

Dopo la breve intro dal sapore cinematico-marziale, I Can’t vira subito verso un indie-rock che strizza l’occhio a sonorità tipiche d’Oltremanica. Change Me e Rossella si schiudono leggere e sbarazzine, avvicinandosi più al brit-pop dei primi Supergrass. Trainsong accelera i ritmi tornando verso un sound più anni Duemila. Chiusura con la lunga cavalcata dal gusto morrisoniano con finale in crescendo simil-Oasis Are You Waiting For Us?.

Un lavoro di buona fattura, ma che non entusiasma per due motivi: manca di mordente e sa di già sentito. Sembra una summa del rock inglese dagli anni ’60 ad oggi; ma il punto è: qualcuno sentiva il bisogno? Urge trovare una propria identità.

Voto: 5

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