(Echophonic/Piperine 2008)
“The Big Eye” è un progetto che coinvolge diverse entità del mondo musicale italiano e non solo. Si tratta di uno split ep di quattro tracce, due firmate dai milanesi The Mirrors (scoperti e prodotti da Steve Zuckermann, già al fianco di artisti del calibro di Sting, Eric Clapton e Keith Richards) e due dagli Hinkel (progetto parallelo di Volker Hinkel, chitarrista e fondatore dei Fools Garden, quelli di “Lemon Tree”, per intenderci). Ad impreziosire il lavoro arriva poi Andy dei Bluvertigo, che impreziosisce la copertina con uno dei suoi disegni in odore di pop-art.
Con premesse di tali dimensione le aspettative non potevano che essere alte. È per questo forse che, dopo l’ascolto, il ritorno sulla terra si è rivelato assai brusco. Un disco che miscela new wave, rock, elettronica in maniera innocua e piuttosto superata, senza guizzi né cadute di stile clamorose.
Il quartetto milanese apre il dischetto con Through, lunghissima (8 minuti) cavalcata dark-wave in odore di Echo & The Bunnymen. In una logica dell’alternanza segue Shine degli Hinkel, malinconico pop-rock in salsa brit. My Sonic Love dei The Mirrors torna a riproporre atmosfere dark-wave in un formato canzone meno diluito della traccia iniziale. Chiude il lavoro Run degli Hinkel, pop elettronico piuttosto pacchiano, che ricorda vagamente la Cher degli anni ’90.
Un lavoro piuttosto inutile e slegato tra le due parti al suo interno; discreti i The Mirrors, pur senza grande originalità nel riprendere sonorità wave già prese e tirate da più parti negli ultimi anni; pessimo il lavoro dei tedeschi Hinkel, superato e senza mordente. Tempo e lavoro sprecato
Voto: 4
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