El Cijo ‘Bonjour My Love’

(Still Fizzy Records 2008)

Ho trovato l’America a casa mia. Questo è quello che ho pensato dopo il primo ascolto dell’esordio discografico degli anconetani El Cijo (non pronunciatelo in spagnolo, è in dialetto dorico!). Un viaggio nelle distese polverose del Midwest cavalcando il folk tradizionale statunitense e caricandolo di bozzetti jazz, sfuriate country e rumorismo psichedelico. Un viaggio affascinante e colorato, tra ipnosi e magia, con un’attitudine rilassata e quasi giocosa, affine vagamente agli Akron/Family ma con una varietà di spunti e sfaccettature che stupisce ad ogni ascolto.

Apre l’album la mini-suite Every Woman, che parte country e si trasfigura in un balletto swing. Con The Guy Of Yellow Grain si passa ad un folk intimista che nella seconda parte lascia spazio a venature jazzy che si assottigliano fino a rinsecchirsi nel solo pianistico di Doll. Uh Uh Uh Uh è un balletto country-blues che nella seconda parte si gonfia e senza però esplodere. Not Even My Clothes mantiene alto il ritmo restando nei territori della precedente. Just A Rebel Song invece rallenta il passo e si fa più triste e riflessiva, sfociando poi in una marcetta simpatica e surreale. Coach’s Coming sembra il canto notturno di un cowboy che imbraccia la chitarra in riva al fiume al termine di una lunga giornata tra pascoli e galoppate per le praterie. Il mood dimesso continua a regnare anche in Old Man, dove però varie linee melodiche si intrecciano come a formare un paesaggio confortevole e quasi fiabesco. Una tromba che richiama atmosfere quasi messicane introduce Everything, che riprende la via del country con un ritmo più sostenuto. Bonjour My Love si schiude tra gingilli e ticchettii vari che ricreano l’ambiente felicemente giocoso del focolare familiare. Franklin Tortuga è una impercettibile miniatura di banjo e violino che danzano leggeri nell’aria rarefatta delle notti della prateria. Only A Few Weeks Left Till Easter è un misto di jazz e folk sensuale e desolato allo stesso tempo. Anniversary On Monday è un affresco elettronico che condivide il suo minimalismo anche con la successiva An Island With No Ocean Around. Calamari In Frack è un sospiro electro-jazz-ambient al rallentatore che fa da apripista alla traccia di chiusura, Blackbird Messenger, che ritorna invece a un folk più tradizionale con sola voce e chitarra.

In conclusione, un affresco così variopinto da necessitare svariati ascolti per coglierne tutte le piccole sfumature. Masterizzato a Nashville negli storici studi dove incisero personaggi del calibro di Elvis Presley, BB King e ZZ Top, gli El Cijo portano in Italia una musica assolutamente estranea dalla nostra cultura musicale, integrandola con elementi surreali e psichedelici più vicini alla nostra tradizione. Un quasi-capolavoro, il cui unico neo è forse proprio il suo essere così debordante e difficile da cogliere nella sua interezza. Comunque di uscite di questo livello nel Belpaese se ne contano sulle dita di una mano.

P.S.: una menzione particolare per il bellissimo artwork, con custodia cartonata corredata dai disegni surreali di Erica Il Cane.

Voto: 9

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