(Deepressure Records/Alkemist Fanatix Europe/Andromeda Distribuzioni 2008)
Di sicuro la cosa più sbagliata in questo disco è la presentazione: dal nome della band (e dalla grafica) mi aspetterei una via di mezzo tra MC5 e Descendents, insomma una sorta di punk rock depravato, dalla copertina una band industriale e dalla biografia un album metal. In realtà non ci son andato lontano, perché il progetto one-man-band di Muriel Saracino vuole fare un tutt’uno di questo tipo di esperienze, offrendo un rock venato di darkwave, punk e metal.
Il risultato è piuttosto soddisfacente da un punto di vista professionale, sicuramente si sente che non è opera di un gruppo ma di una mente sola, ma in ogni caso la qualità non ne risente. Ciò che, purtroppo, si nota è l’artificiosità del tutto.
I pezzi non mostrano un gran cuore, non riescono minimamente ad emozionare: son puliti, carini, orecchiabili perfino, però proprio non vanno oltre questo. Canzoni come My Night sicuramente funzionano in quanto ad atmosfere tetre e rabbiose, altri come Psychic Analysis tirano giù un buon metal industriale… Insomma i numeri ci sono, la tecnica pure, manca quel qualcosa in più che permetterebbe di ricordarsi i Filthy Teens quando siamo alla fine della piacevole 13 kisses to say goodbye.
Discreto.
Voto: 6
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