(Lemming/Dischi Rozzi 2009)
Trovo nel mucchio di cd da recensire un disco con una scarna nota stampa e grafica di copertina fotocopiata. La cosa mi convince assai poco, tento di avventurarmi tra i link elencati dalla band ma trovo qualche brandello di notizia qua e là ma niente di esaustivo. Di certo c’è solo che questi B.B.A. vengono da Taranto e sono un terzetto cazzuto e che sa quello che vuole. Dodici bozzetti musicali per meno di venti minuti di garage a ritmi indiavolati, tra chitarre abrasive, linee vocali che sanno tanto di rockabilly e un vago sentore blues in sottofondo. Come se i Super Elastic Bubble Plastic degli esordi fossero combattuti tra la brillantina di Elvis e i deliri psicotici dei Birthday Party.
Trascinante, violento, caustico e chi più ne ha più ne metta ma dopo quattro – cinque ascolti non mi rimane in testa mezza nota. Troppo monocorde nella sua indemoniata follia per lasciare il segno, con parziale eccezione rappresentata dalla conclusiva Saint’s Hat, meno furibonda e dal vago gusto della polvere del lontano West. Potrebbe essere questo il punto da cui partire per costruire qualcosa di più riconoscibile, di più originale.
Voto: 5
Link correlati:B.B.A. Myspace Page