(Unsuitable Records/Dense 2009)
Visioni per turntablismo eclettico e chitarra. Il debutto sulla neonata Unsuitable records per Rupture e il chitarrista degli Ex è un documento di quello che vuol dire esserci nel suono now post-post-rock. E allora il viaggio che ci propongono i due calza a pennello sia con la sensibilità dei nerd da giradischi e con il gusto per il patch (appunto) sia con gli amanti del noise chitarristico.
Un miscuglio di cantanti keniote degli anni 50, Diana Ross, Edgar Varese, Tracy Chapman, l’hip-hop, Steve Reich, un po’ di deep, il dubstep e molte altre fonti sonore ci danno l’idea di un duo che ha ancora molto da dire. La perfetta coesistenza di suoni elettronici caldi (marchio di fabbrica di Rupture) e le staffilate noise di Moor fanno di questo disco un piccolo grande documento di quello che si può ancora fare dal vivo con solo due strumenti senza sbordare in intellettualismi sterili, mantenendo un basso profilo e un’onestà ammirevole. Rock per il nuovo millennio.
Voto: 8
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Autore: taffey6977@gmail.com