(Fridge/Goodfellas 2009)
Li avevamo lasciati con il grunge-stoner di “Far away” di due anni fa e li ritroviamo con l’insofferenza di sentirsi relegati nel genere nato a Seattle vent’anni fa, questi quattro toscani, che restano comunque sempre coerenti a loro stessi.
Sì, perchè se i riferimenti a Nirvana e a Soundgaren non mancano, gli Acid Brains, a seconda del momento, decidono di velocizzare il ritmo o al contrario di rallentarlo. Niente di strano, è che oggi se tutti miscelano l’impossibile a loro è venuto in testa di riprendere la lezione dei Clash e dei Bad brains mischiando il punk con il reggae in Me, you and the working class e nella fragorosa e piena di cambi di ritmo Some reggae for rock’n’roll people.
Decidono poi di intensificare il sound, rendendolo più greve nello stoner-grunge tirato ed intenso di Stoner by stoner e affilano le unghie per l’aggressiva Yes, i really nedd a doctor. Altro elemento di discontinuità con i lavori precedenti è l’introduzione dell’italiano, tre brani su dieci, infatti, sono cantati nella lingua madre.
Voto: 7
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