(RCA 2008)
I Kings Of Leon, ovvero: come passare dal revival garage-blues sudista al pop-rock U2-oriented. Con album come “Youth and Young Manhood” (2003) ed “Aha Shake Heartbreake” (2005), i tre fratelli Followill – Caleb (chitarra e voce), Nathan (batteria) e Jared (basso) – ed il loro cugino Matthew (chitarra), si erano fatti notare per il loro riproporre, in maniera genuina e convincente, un sound grezzo, a metà tra rock’n’roll e musica del diavolo. Poi, evidentemente, devono aver pensato che la strada fosse già stata battuta abbastanza, e se ne sono progressivamente allontanati, giungendo con “Only By The Night”, il loro quarto lavoro (preceduto da “Because Of The Night” del 2007) ad un miscuglio di energia arena-rock e struggenti melodie pop.
Inutile elencare le caratteristiche dei singoli brani: le undici tracce filano via alla perfezione. Crawl, Use Somebody, Manhattan, 17, Notion, Cold Desert – giusto per citarne qualcuna –, hanno tutte un potenziale da singolo. Non solo: vantano un’ottima scrittura, degli arrangiamenti intelligenti, una buona esecuzione strumentale ed il roco e struggente cantato di Caleb.
Insomma, con questo disco i Kings Of Leon non avranno inventato nulla di nuovo, ma la personalità e la classe con cui rimescolano elementi già noti consentono di collocare questo disco tra le migliori uscite del 2008.
Voto: 8
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