Kazumasa Hashimoto ‘Tokyo Sonata Original Soundtrack’

(Noble Records 2008)

Ritratto attuale di famiglia giapponese, dove tutto
scorre, ma una nota disarmonica, giunge improvvisa a turbare la
quiete.
“Tokyo Sonata”, è la prima colonna
sonora, composta da Kazumasa Hashimoto, per l’omonimo film di
Kiyoshi Kurosawa, premiato dalla giuria nel 2008, al Film
Festival di Cannes
, nella sezione, Un Certain
Regard
.
La trama, narra di un dissesto interno, semplice da
comprendere di questi tempi.
Un dirigente di una grande azienda
viene improvvisamente licenziato, ma manca del coraggio necessario,
per confessare l’accaduto alla propria famiglia.
Continuerà
a fingere che nulla sia mutato, sperando e cercando, un’altra
possibilità per andare avanti.
Ma all’interno del nucleo
familiare, le traiettorie, cambiano drammaticamente direzione.
Un
figlio, vuole arruolarsi nell’esercito statunitense, mentre il più
piccolo, prendendo lezioni di piano di nascosto dal padre, scoprirà
di avere un’incredibile talento musicale.
La colonna sonora,
risulterà centrale, nella descrizione del progressivo
incrinarsi, dell’unità familiare tanto agognata.
Alla sua
quinta uscita, Hashimoto, utilizzando piano, mellotron, chitarra e
rumori, realizza una serie di ventidue riusciti bozzetti,
pastoral/cameristici, che si svincolano agilmente dalla visione.
Ed
all’ascolto, si rimane stupiti.
Uno stato di serena grazia
cangiante, che si protrae, minimale e sensuale.
Brevi paesaggi
sonori, immersi in un languore fanciullesco, fra inflessioni Debussy,
Satie, Eno.
Adombramenti
ed aperture speranzose, stasi e contemplazione.
Ryushi, nel
suo apparire e subito scomparire, è esemplificativa.
Una
nube, che offusca lo sguardo, per poi lasciar di nuovo spazio al
cielo.
Perfetta.
E la suggestione profusa tutto intorno, si
aggancia piacevolmente al Wenders di “Alice Nelle
Città”.
Camminare sotto un cielo grigio, con i bordi
tinti di rosso, non riconoscendo le strade mille volte
percorse.
Ammaliante.

Voto: 8

Link correlati:Noble-Label Home Page