(Afe Records 2009)
“Kapnos” (dal greco, “fumo”) è il terzo capitolo di una quadrilogia dal titolo “Between the Elements” nata da un’idea di MB (aka Maurizio Bianchi), Matteo Uggeri e Spyros Abatielos. L’album in questione succede a “Nefelodhis”, concept dedicato alle nuvole, e ad “Erimos” (“deserto”), entrambi datati 2008 ed accreditati il primo a Maurizio Bianchi e Sparkle In Grey ed il secondo, oltre che ad MB, a Hue (Matteo Uggeri) e Fhievel (Luca Bergero).
Alla realizzazione di “Kapnos” hanno collaborato svariati nomi: Andrea Ferraris (Ics), Paolo Ippoliti e Laura Laveglio (Logoplasm), Andrea Marutti (Aman/Never Known), Fabio Selvafiorita, Luca Sigurtà, Davide Valecchi (Aal), Adriano Zanni (Punck), oltre ai già citati Uggeri e Bergero. Assente, invece, Bianchi, qui impegnato nella sola stesura delle note di copertina.
Come gli altri due capitoli della quadrilogia sugli elementi, anche “Kapnos” si configura come una raccolta di sette tracce strumentali (per una durata complessiva di quasi 41 minuti) che mescolano spunti ambient, drone music, field recordings e suoni manipolati elettronicamente. Il guaio è che, analogamente a “Nefelodhis” e “Erimos”, non c’è niente di particolarmente intrigante nel materiale proposto. “Kapnos” non si discosta neppure di un millimetro dalle produzioni di genere e alla lunga finisce col sortire un effetto soporifero. Per il prossimo capitolo del progetto musicale di Bianchi serve un radicale cambio di prospettiva. Altrimenti avremo a che fare con altri quaranta minuti di noia.
Voto: 5
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