(Corasong Records 2009)
“In Absentia”, terzo lavoro (dopo l’EP “Infantili e crudeli” registrato nel 2005 e l’omonimo LP del 2008, entrambi editi sempre dalla Corasong Records) dei Kobayashi, trio composto dai carraresi Nicola Bogazzi, Andrea Marcori e Flavio Andreani, nasce dalla sonorizzazione live dell’omonima opera di Antonello Pelliccia (realizzata con la collaborazione di Gianni Macalli e Paolo Roderi), avvenuta in occasione della sua presentazione alla 53ª edizione della Biennale di Venezia.
Coadiuvato da Lara Veicoli (violoncello), Alberto Benicchi (sassofono), Laura Pugno e Yukiko Shibata (voce) e dallo stesso Magoni, presente al piano leslie ed in veste di produttore, il terzetto ha confezionato un album all’insegna di un post-rock caratterizzato da arrangiamenti che fanno leva, più che sulle chitarre elettriche, sull’utilizzo di marimba, glockenspiel, theremin, microKORG, Gakken SX-150 e vocoder.
Il risultato, tuttavia, è più prevedibile e scontato di quanto non si possa immaginare. Air Motel si fa apprezzare per il dialogo tra chitarra elettrica ed archi soprattutto nel ritmato finale; Détournement innesta su ritmiche danzabili delicati tocchi di pianoforte ed un azzeccato intervento di sax; Vendramin? è di gran lunga il pezzo migliore della raccolta, un riuscito mix di bassi pulsanti, minimalismi, strati di synth, rumorismi, ritmiche tribali ed il recitato glaciale della Pugno. In Lei Non Sa Chi Sono Io le chitarre prendono il sopravvento e dipingono la traccia più abrasiva del lotto, concedendosi persino qualche divagazione psichedelica.
La cura dell’esecuzione e qualche buona trovata non bastano a fare di “In Absentia” un lavoro originale. Sufficiente sì, però.
Voto: 6
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