(Autoprodotto 2009)
I Mannaggiatte sono un trio anconetano attivo da diversi anni nel sottosuolo regionale nato dall’amicizia pluridecennale di Igor Pitturi, Lorenzo Cello e Andrea Pincini. I tre di divertono a bighellonare tra il serio ed il faceto seguendo musicalmente le strade del cantautorato americano tra folk e blues.
Una malinconia di fondo avvolge l’intero disco, anche se la partenza è decisamente più solare. Ingorghi, la traccia d’apertura del disco, pur nella sua dimensione dimessa dipinge bozzetti surrealmente (passatemi il termine orribile) bucolici. Trash mostra un lato quasi solare mentre con La Casa alle Chiavi si entra nel mondo sconsolato e intimista del terzetto dorico. Con Elio si torna ad una scanzonata spensieratezza che fa il paio con Cambiare Idea. In Senza Armatura fa capolino anche la chitarra elettrica, con una carica caustica di wah che rimanda al calore di Hendrix ed epigoni. Ma il finale è di nuovo dolente, sciolto nelle soluzioni oscure di Anidride e Arido.
Una piacevole sorpresa questo “Mogli e Buoi Dei Paesi Altrui”, che ci mostra una band che meriterebbe la chance di una etichetta pronta a puntare sul suo talento.
Voto: 7
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