(Autoprodotto 2010)
Tornano col quarto album in studio i
Carbon Silicon, diretti discendenti dei Clash vista la presenza nella band dell’ex chitarrista dello storico gruppo londinese Mick Jones. Un epopea, quella di Jones con i Carbon Silicon, iniziata nel 2003 dopo l’esaurimento del precedente progetto, a nome Big Audio Dynamite, che per una decina d’anni aveva tenuto viva la fiamma della Londra dei primi anni ’80 facendola arrivare fino alle soglie del nuovo millennio.
Questo quarto lavoro, reso, come i precedenti, scaricabile gratuitamente dal sito ufficiale della band (il link lo trovate in fondo alla pagina), cerca di aggiornare il suono di Joe Strummer e compagnia alle tendenze degli anni Zero, elettronica in primis, ma sempre restando ben ancorati al versante garage-punk.
Reminiscenze, oltre che dai Clash, dagli Who (What’s Up Doc riprende spudoratamente gli accordi di My Generation, ma anche il sound di The Best Man è vicino a Townshend e soci), uno stranamente variegato uso di samples e drum machine (Reach For The Sky, che strizza l’occhio all’indie-rock più piacione, e soprattutto That’s As Good As It Gets, in cui rivive la dance di inizio anni ’90) e una ricerca quasi ossessiva del riff accattivante e della melodia da canticchiare sono i tratti caratteristici della musica marcata Carbon Silicon. Musica per punkers cinquantenni con un po’ di nostalgia e la voglia di non dimenticare l’esaltante intruglio esplosivo del garage-punk delle origini. Tutto sommato passabile, soprattutto per quanto riguarda l’uso delle parti elettroniche, ma per miracoli rivolgersi altrove.
Voto: 6
Link correlati:Carbon Silicon Official Site