Smoldering Ashes ‘Songs In The Key Of Mountain Birds Blue’


(Trakwerx Records 2009)

Dopo l’ottimo debutto, nel 2008, con “Nervous Constellation”, ritornano gli Smoldering Ashes con un nuovo, convincente lavoro, “Songs In The Key Of Mountain Birds Blue”. Il titolo dell’album può far pensare al capolavoro di Stevie Wonder “Songs In The Key Of Life”, ma le somiglianze finiscono qui. La band di Veronica Ashe (voce, percussioni, armonica, tastiere), Jeff Brenneman (chitarra ritmica, piano, sitar), Dirk Doucette(batteria, kalimba, koto) e Tory Troutman (chitarra solista, tastiere, armonica, percussioni) è distante mille miglia dal soul. E’ piuttosto un impasto di folk spettrale (Home Safari Home), ariose melodie pop (la deliziosa Afternoon Caroon), sinistre litanie etnicheggianti dalle ritmiche tribali (Birds, No Cage, che si avvale della batteria e delle percussioni di Patrick Monnin, e Nick Charles Crosses The Alps), suadenti ed atmosferici passaggi indie-pop (Give Yourself A Push), folk pastorale (la corale 9,000 Year Old Man, con finale a cappella), tentazioni new wave (Shake An Etch-A-Sketch), marcette circensi (Lydia The Tattoed Lady, cover di un brano firmato da Yip Harbourg e Harold Arlen) e dilatazioni quasi-ambient (Move The Clouds) – il tutto per altro mirabilmente riassunto in un’unica traccia, la splendida Le Locataire Diabolique, suite di sei minuti caratterizzata da un arrangiamento assai prezioso, in cui svettano il violoncello e il clavinet di Eric Holmberg, l’harpsichord di Hyesoo Joen e il violino di Hannah Seo.
Lavoro non originalissimo, ma estremamente grazioso ed intelligente.

Voto: 7

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