(Wormholedeath Records / Audioglobe Distribuzione 2010)
Il nome dei Mechanical God Creation non suonerà certo nuovo ai nostri lettori più metallari (sì ok, non solo come titolo di una canzone degli Arch Enemy…), il gruppo milanese infatti si è fatto già vedere sia al Metalcamp che al Gods of Metal con delle buone prestazioni dal vivo.
Al debutto sulla lunga distanza, il gruppo guidato dalla potente Lucy, sulla fortunata scia del ‘ma figurati se una donna potrà mai riuscire a tirar fuori un growl credibile’, ci propone un death metal condito da inserimenti del thrash più moderno e sanguinolente accellerazioni grind. Come nota di colore, il librettino ci dice che vero e proprio leader della band è in realtà il chitarrista Simone Montuori, l’unico membro cui vengono accreditati sia testi che musica.
Il gruppo se la gioca molto sulla sapienza e sull’esperienza, tirando giù nove pezzi che riescono giusto giusto a occupare bene una mezz’ora e a non stufare troppo l’ascoltatore. Francamente, mi resta un dubbio sull’effettiva varietà stilistica dei MGC, facendosi una discreta fatica a distinguere una canzone dall’altra; per quanto il genere non sia dei più vari, i tentativi di uscire dal già sentito sono piuttosto pochi e il susseguirsi pedante di ritmi forsennati e urlacci violenti fa sì che ‘Cell XIII’ sia proprio esclusivamente per amanti del death metal moderno più pulito e violento.
Per ora, comunque, va bene così, dalla band milanese non mi sembra giusto richiedere altro, i numeri per seguire a ‘Cell XIII’ con qualcosa di più sostanzioso ci sono sicuramente (basta sentire l’ottima Project Kill).
Voto: 6
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