(Eh? 2017)
Ristampa su nastro della seconda uscita per i freaks newyorkesi,
Cookie Tongue. “Orphan Arms”, registrato e
mixato da Martin Bisi con il mastered di Fred Kevorkian,
offre ampie soluzioni di weird art sound. Dieci tracks zuccherose
di multicolore decadenza, tormentate da noie di voci e coretti, ampio
bagaglio strumentale a disposizione (voci / batteria / chitarra
acustica / basso / piano / banjo / flauto / harmonium / glockenspiel
/ sega / theremin / violoncello + qualche registrazione d’ambiente) e
qualche danza leggera nel buio della notte.
Viaggia di sommessa introspezione caleidoscopica e leggeri stati di
(composta) alterazione febbrile “Orphan Arms”. L’andazzo generale
da ballata popolare non ci disturba anzi, il problema è che il
tutto, par risolversi in inconsapevoli atmosfere da musical a tema,
notevolmente indigeribili. Chi apprezza sbiellamenti
acustico/corali, dovrebbe concedergli ascolto (uno).
Voto: 5
Marco Carcasi
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