(Bloody Sound Fucktory 2010)
Marco Bernacchia, musicista prestante la sua opera negli indimenticati M.a.z.c.a. e nei Gallina si reinventa solista e pubblica questo live registrato in presa diretta. Un’opera che si rivela particolare fin dalla confezione, una cassetta, manufatto artigianale gioia e dolore per l’ascoltatore feticista che si deve prodigare per trovare o recuperare, i più fortunati, il supporto per l’ascolto; per gli altri l’album è scaricabile direttamente dal sito dell’etichetta. Venendo alla musica Bernacchia con la sua chitarra semiacustica si cimenta in una sua personale visione e stravolgimento del folk e del blues, interagisce, attraverso l’esecuzione dei suoi pezzi, con effetti e ammennicoli vari, ed esplora il suono dilatando il brano e reinventando la sua performance ogni volta. Pregio e limite di questo album è praticamente questo, il fatto di aver cristallizzato e fermato per per l’ascolto e lo studio un momento della trasformazione ed esplorazione musicale di Bernacchia, trasformazione per fortuna in continua evoluzione. A questo punto è caldamente consigliata la visione live con conseguente acquisto della cassetta.
Voto: 7
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