(Autoprodotto 2010)
Il progetto del factotum Francesco Cardillo (voce, chitarra elettrica e acustica, basso elettrico, tastiere, viSequencer, drum machine, effetti computer…ah sì, anche i testi!) è sfociato in un album colmo di sapienza tecnica e musicale (ma sì, non ha fatto proprio tutto tutto, ci sono anche Luigi Acciarri batteria, Michele Brizzi violoncello, Claudio Carluccio voce, Andy Malloy voce e Francescoo d’Angelo MicroKorg nonché le escatologiche illustrazioni di Cristiano Sornione e la grafica di Andrea Faggiano).
Giochi sonori, ripetizioni ipnotiche, inclusioni di rumori e suoni esterni che diventano parte della musica, ne fanno un album sperimentalissimo e di gradevole ascolto. Impegnato al punto giusto senza perdere quella piacevole leggerezza pop (senti Pelagrù). Thom Yorke avrebbe dato il suo occhio matto per un featuring in Toyboy o in Narbureau; i Beatles avrebbero potuto aggiungere Osmos al ‘White Album’; i Massive Attack rimarrebbero ipnotizzati e allucinati da Some Things Last A Long Time. Che dire…presto un altro cervello in fuga dall’Italia? Lo spero per lui.
Tracce:
1. Some Things Last a Long Time
2. Crio
3. Osmos
4. Q-Key
5. Toyboy
6. Pelagrù
7. Narbureau
Voto: 8
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Autore: fran_catalini@libero.it