Scarnella/Fluorescent Pigs ‘PhonoMetak # 8’


(Wallace Records/Sound Metak 2010)

Questa recensione si apre con una ovvietà, comunque da ripetere felicemente e sempre: la Wallace Records è (diventata negli anni) una delle spargitrici più alacri di suoni e talenti della penisola e non solo. Il lavoro ultradecennale di Mirko Spino si è progressivamente sostanziato in un catalogo di produzioni consistente, vario, di alta qualità, che non disdegna collaborazioni con altre realtà creative; in particolare, le “PhonoMetak Series” http://www.soundmetak.com/soundmetak/phonometak.htm documentano intensi incontri/sovrapposizioni di riconosciuti “improvvisatori” internazionali (Mats Gustafsson, Damo Suzuki, Talibam!, On Fillmore ecc.) e italici (Zu, Xabier Iriondo, Paolo Angeli, Gianni Gebbia, Ovo/Sinistri ecc.), sotto l’egida di PhonoMetak/SoundMetak http://www.soundmetak.com/homepage.htm l’etichetta-negozio del già nominato (e mai abbastanza lodato) Iriondo.
Questo numero 8 testimonia le sonorità fantasmatiche tripartite del progetto Scarnella − ovvero i ben noti Carla Bozulich alla voce e strumenti vari e Niels Cline alla chitarra e all’harmonium – evocate nel 2009 a Los Angeles e l’astrattezza dei Fluorescent Pigs − i non meno conosciuti Alessandro “Asso” Stefana alla chitarra e Andrea Belfi alla batteria – raccolta a New York quattro anni fa. L’iniziale sibilare risonante di questi ultimi, nell’unico monolite Butaniku Meeting, si concretizza in successive atmosfere cinematografiche − Stefana è un chitarrista immaginifico, in tutti i sensi, pur non ostentando funambolismi – e testimonia alfine la sapienza “motorik” di Belfi, un signore di bacchette e tamburi naturalmente elegante in tutti i contesti operativi (da segnalare il trio con Mike Watt e l’altro “manico” Stefano Pilia).

Voto: 8

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