(Seahorse 2011)
Il cantautorato americano che sfocia nel country e nel blues è sempre una bella gatta da pelare. Spesso si tende ad essere ripetitivi per non aggiungere cose che potrebbero distaccarsi troppo da certe convinzioni sonore. C’è una sorta di riverenza con i grandi musicisti del passato. Forse in questo caso Nico Greco (and His Band) ha avuto paura di osare e ha usato riff e refrain decisamente simili tra loro. “Blue like Santa Cruz” è un album che potrebbe essere riassunto con la fotografia della copertina: spento, pensieroso, un po’ nascosto e senza alcun particolare di rilievo con l’aggiunta di testi inespressivi. Gli arrangiamenti sono ben fatti e curati e la voce di Nico è profonda e sensuale (ricorda quella di Tom Waits) ma il singolo My will to live fatica ad emergere come se ci fosse una rabbia inespressa (di questo brano è stato realizzato anche un video per la promozione dell’album), My mother è troppo scarna e noiosa, Summer In Harlem è un country-folk già sentito e poco incisivo. I momenti più alti sono She dove si sente la spinta della batteria e un guizzo di passione eRed River più intima e profonda. No, non va. C’è ancora tanto lavoro da fare e soprattutto caro Nico attenzione alla pronuncia, l’americano italianizzato non si può sentire.
Voto: 2
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Autore: rakyrock@hotmail.it