(El Paraiso Records 2011)
E’ uscita intorno alla metà di aprile la nuova fatica dei Causa Sui, grazie alla quale i tre danesi continuano a giustificare il piccolo culto che si è creato intorno a loro. “Pewt’r Sessions I”, questo il titolo dell’album, segna il passaggio dalla Elektrohasch alla El Paraiso (fondata da loro stessi) e conferma la virata strumentale avvenuta con le “Summer Sessions”. Lo stile del gruppo è oramai chiaro e riconoscibile: distaccatisi dal rock formalmente più standard dei primi due episodi, ora è la loro vena psichedelica ed il loro amore per le lunghe ed infuocate jam a farla da padrona. Dall’artwork scarno, impostato sulla falsa riga delle già citate “Summer Sessions”, l’album si apre con Pewt’r Wozniacki, un’autentica dichiarazione di intenti di una decina di minuti, che avvolge e trasporta all’interno di quel “viaggione” mentale che è “Pewt’r Sessions I”. La sognante e solare(!) May Sun rasserena l’amosfera e ci conduce verso una Masted Milk, molto più libera rispetto alla suite iniziale, a cui viene affidato il compito di chiudere la prima infuocata metà.
Il lato b si apre con l’ipnotica Streams of Gratitude che confluisce subito in quella potente esplosione free fucking rock (cit. Julian Cope) che è Mating Call, 11 minuti di autentico e libero viaggio. Una krauta Latte Rock chiude questo lavoro del combo di Odense i quali confermano i sempre maggiori favori che stanno riscontrando tra pubblico e addetti ai lavori. Per gli amanti del genere sono oramai una certezza.
P.s. se vi sono piaciuti, fate attenzione perché pare che il secondo episodio verrà pubblicato molto presto!
Voto: 8
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Autore: ruggio80@iol.it