(Moonlee Records 2011)
Questo trio macedone non è uscito vivo dagli anni ’80, ma fortunatamente è cresciuto con il meglio della musica di quel decennio, vale a dire l’hardcore melodico di stampo Husker Du e Dag Nasty. A ciò si aggiunga che i testi, in lingua slava, trattano tematiche interessanti, quali l’indebolimento delle giovani generazioni ad opera dei leaders politici, dei falsi valori giovanili, come il vestire necessariamente con abiti firmati. L’autore dei testi, Vasko, nonché cantante e chitarrista, per la scrittura dei testi si è ispirato a Kosta Solev Racin, considerato il più grande poeta macedone.
Il disco, nel complesso scorre bene nei suoi quasi ventisette minuti, ma ha il difetto di essere un po’ monocorde. Nei dieci brani, infatti, si respira un’aria sostanzialmente uguale, il sound, infatti, è sempre strutturato sul noise melodico, classico dell’indie a cavallo tra gli ’80 ed i ’90, con la voce che ha sempre la stessa tonalità. Tuttavia, ci sono parti più serrate ed altre in cui emerge a tutti gli effetti il post-punk o altre nelle quali l’aggressività viene espressa meglio.
Se, dunque, il trio, si fosse sforzato di variare maggiormente il sound avrebbe raggiunto un risultato migliore, ma ciò non toglie che ‘Tango revolucioner’ sia nel complesso un buon prodotto.
Voto: 7
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