3chevedonoilrE ‘Nella baracca di latta’

(Autoprodotto 2010)

‘Nella baracca di latta’ è il disco d’esordio dei 3chevedonoilrE. Uscito nell’autunno 2010, in realtà è ormai da tempo che il gruppo romano (composto – chiariamolo subito – da quattro artisti: Andrea Martella, batteria, cori; Hyper, chitarre, tastiere, cori; MrFalda, bassi, cori; Zappis, voce, cori, tastiere. La band prende il nome dal racconto breve ‘Three to see the king’ di Sir Magnus Mills), lo suona in giro per la capitale, nel Lazio ed anche fuori.

Il messaggio dei 3chevedonoilrE è chiaro: non piacciamo come siamo? Ma non possiamo essere altrimenti. E lo dimostreremo proprio essendo noi, qui, oggi (Essere qui adesso); un ‘qui’ e un ‘oggi’ dove chi dice no, chi non si uniforma, fa paura (Chi ha paura del gatto nero?). E per quanto cerchiamo di farci ‘prendere in ostaggio dal viaggio’ (Aufwiedersehen) non riusciamo a scappare da questa realtà, perché non ci vengono dati i mezzi per muoverci (da notare la copertina con un furgoncino verde Volkswagen con le ganasce). E allora? Allora, proviamo a cambiarla, questa realtà, iniziando da noi stessi, sempre qui e oggi (Il giorno del mio cambiamento).

I testi si srotolano attraverso nonsense e giochi di parole (Troppo lento), rime accattivanti e apparentemente leggere, che in realtà celano un amaro disincanto (Carmelita – per i più distratti una canzonetta scacciapensieri, e poi a pochi minuti dalla fine bam! c’arriva dritto dritto in faccia un bel sasso con quella frase: ‘Quello-che-il-decreto-stabilisce-come-minimo-legale-è-diventato-il massimo-cui-un-povero-cristo-possa-aspirare’ – e se all’inizio della canzone ci sembrava un po’ troppo citarlo, ora basta, non si può non pensare al grande Rino Gaetano), fino a dire pane al pane e vino al vino puntando il dito contro il marciume intellettual-politico e chi ne trae profitto (Tre che vedono il re – rime e sound così ben intrecciati e rabbiosi che si potrebbe parlare di rap…).

E le musiche? Si va dalle chitarre potenti di ‘Non è vero niente’- che sanno tanto del punk-rock dei Clash – alla marcia energica della batteria e la chitarra sporca di Festival – e qui i The Beatles si fondono e con-fondono con i Blur – passando attraverso un rock quando occorre gentile, ma per lo più corposo e potente di Una strega, dove la voce sale e per qualche secondo resta appesa molto in alto e la chitarra la segue, imprimendo il suo proprio grido– e qui il rE incontra la regina…intendo dire, i Queen-.

Sì, è un bel disco quello dei 3chevedonilrE.

Track list:

01. Non è vero niente
02. Festival
03. Tre che vedono il re
04. Rema fino a che sei in acqua
05. Essere qui adesso
06. Carmelita
07. L’illogica allegria
08. Piera
09. Una strega
10. Troppo lento
11. Chi ha paura del gatto nero?
12. Auf wiedersehen
13. Il giorno del mio cambiamento
14. L’illogica allegria (coda)

Voto: 8

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Autore: isolablu@hotmail.com