(Conrad Sound 2010)
Impro acustica, nodosa ed astratta.
Lavoro di
erosione/sottrazione.
Conferma d’eccelsa qualità, per
l’ottima label norvegese, Conrad Sound.
Clarinetto,
chitarra, violoncello, corno francese, tuba e contrabbasso, che si
annodano su se stessi, divorati idealmente, da una torma di roditori
squittenti.
Piccole cellule blues, sfondate da un approccio
cameristico inusuale, che predilige la creazione di atmosfere noir,
sottilmente evocative, all’esposizione frontale.
Sfregamenti,
metalliche e dronanti risonanze, incedere strascicato, basso e
profondo.
Opera di dettaglio, fatta di microscopica osservazione
degli eventi, quasi session elettroacustico/concreta.
Free, lirico
ed astratto.
Circolare, trattenuto, notturno e
primordiale.
Singolarmente rilucente.
Ricerca
armonico/ritmico/tonale, di altro livello.
Sgocciolio d’umori
Davis ed agire AMM.
Un’intensa e vitale emanazione,
a dir poco esaltante.
Voto: 8
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