(Amirani Records 2011)
Aria, carne, metallo.
Sussurri, grida e avvitamenti.
Delicata
opera primordiale, ‘Live At Bauchhund’.
Composizioni
istantanee incantevoli.
Cartoline esotiche da un mondo troppo
spesso dimenticato, schiacciato fra un trend passeggero e l’altro.
Un
puro distillato di piacere, quello eseguito in memoria di Steve
Lacy, la sera del 4 Giugno 2010, da quest’insolito duo,
italo-finlandese, di sax soprano.
Ispirati, passionali, in magica
sospensione.
Divampano letteralmente, nudi e crudi, senza
stronzate coreografiche di contorno, a distoglier l’attenzione.
Una
narrazione complessa, esposta semplicemente.
Non è tormento
né angoscia, è la ricerca fra due differenti identità,
di un dialogo profondo, lirico e giocoso.
Ennesimo dono prezioso
da parte di Amirani.
Ringraziarli è il minimo che si
possa fare.
Perfetto balsamo lenitivo per orecchie spampanate.
Voto: 8
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