(Wormhole Death & P.I.G. records / Soul food distribuzione 2011)
Dopo parecchi anni di gavetta, i fiorentini Story of Jade arrivano al debutto sulla lunga distanza, prodotto addirittura da Carlo Bellotti della Alkemist Fanatix (assieme ad Alessandro Paolucci e la band) che evidentemente crede parecchio nel potenziale del gruppo.
Certo, dal punto di vista dell’immagine la cosa è vera, i nostri sembrano usciti da riprese di qualche film “zombesco”, seguendo la macabra scia di Death SS e compagnia bella: teschi, braccia mozzate, trucchi di vario tipo, sangue, ecc. Musicalmente, invece, i quattro ci propongono un thrash metal di stampo generalmente europeo, con vocalizzi però quasi sempre in screaming.
E per quanto questi ben si sposino con l’immagine mortifera del gruppo, non donano molta varietà alla musica dei nostri, bloccandoli in un contesto da cui tirano fuori quel che possono, non riuscendo ad andare molto in là. Pezzi come Self-inflicted masterpiece, in apertura, funzionano bene grazie anche a dei ritornelli ben studiati e qualche assolo discreto, ma altri come H.M.K.M. sembrano semplicemente seguire lo stesso stampino senza convincere granchè.
Meglio invece C.F. Virus S01, dove compare come guest vocalist Flegias dei Necrodeath, che fonde anche un po’ di influenze della bay area per un risultato più variegato e gustoso. Il resto si assesta su un livello qualitativo medio, apprezzabile ma non sorprendente, comunque aiutato dall’ottima produzione.
Insomma, gli Story of Jade convincono ma non troppo, presentando un debutto discreto ma che difficilmente entusiasmerà chi già bazzica il genere e che, anzi, potrebbe non trovarsi troppo contento dell’onnipresenza dello screaming. Lecito aspettarsi di più per un seguito.
Voto: 7
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