(Sono Luminus 2011)
Il titolo di questo imperdibile cd della Sono Luminus ci informa che siamo alle prese con quartetti per archi di autori messicani, composti in stile romantico, eseguiti dal leggendario Cuarteto Latinoamericano – cui si deve la diffusione di una gran quantità di musiche di autori sudamericani, dai più celebri (Villa Lobos, Ginastera, Revueltas) ai meno conosciuti (come gli autori qui rappresentati). Ma è giusto parlare di uno stile comune, per di più romantico, in riferimento ad autori – nella fattispecie, Alfonso de Elias, Gustavo Campa, Domingo Lobato, Alfredo Carrasco – la cui vita creativa si estende lungo un arco di più di un secolo, e che appartengono comunque tutti a un’epoca posteriore al romanticismo storico? Sì, ma solo a patto di considerare il Romanticismo (come suggerisce, nelle note di copertina, Ricardo Miranda) non tanto uno stile, quanto un’ideologia. Così inteso, il Romanticismo possiede caratteristiche che sono ben esemplificate da tutti e quattro i quartetti qui eseguiti: dagli aspetti puramente formali, come l’organicità ottenuta attraverso l’unità tematica e il gioco contrappuntistico, ai fattori di carattere espressivo-semantico, come l’anelito verso il recupero di una dimensione di naturalità, evidente tanto nell’appassionato lirismo che innerva tutti i brani, quanto negli accenni folkloristici che animano i movimenti veloci. In tal senso, questi quattro quartetti sono a pieno titolo definibili come romantici; ma forse essi sono anche oltre la nozione stessa di Romanticismo, in virtù di quella sincerità d’espressione che, trovo, caratterizza gran parte della musica sudamericana, e che travalica qualsivoglia categorizzazione stilistico-ideologica.
Voto: 10
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