Colore Perfetto ‘L’Illusione del Controllo’

(Libellula records / Audioglobe distribuzioni 2011)

Siamo al secondo album per i perugini Colore Perfetto, dopo il loro esordio tre anni orsono; il loro cammino continua su un sentiero di rock cantautorale, decisamente senza particolari deviazioni o scossoni.
In questo, emblematica risulta la scelta di avvalersi di un produttore come Giacomo Fiorenza, già al lavoro per nomi ben noti della scena italiana. Sono proprio questi a fungere da ispirazioni per i nostri, sia dal punto di vista lirico (“La pazzia è un limite / spesso impercettibile”), che da quello strettamente sonoro. Insomma, chi già frequenta Scisma, Benvegnù e compagnia, sa bene cosa aspettarsi.
Per carità, liquidare i Colore Perfetto come un gruppo meramente derivativo è riduttivo, sono capaci comunque di metter giù dei pezzi orecchiabili e memorabilmente arrabbiati come Cagna Fedele, ma l’impressione che si ha dopo aver ascoltato i dieci pezzi è che il gruppo dovrebbe cercare necessariamente di forzare i limiti del guscio dentro cui, volontariamente, sembrano essersi chiusi.
Una nuova partenza potrebbe essere il ritmo più tirato di L’Illusione o la buona idea ritmica/melodica che pervade Un Istante, la tensione che striscia sotto Come un’ombra. Insomma, da qualcosa bisogna partire, perché alla fine si rimane con una sensazione di superfluo che, francamente, dispiace date le buone qualità dei tre.

Voto: 6

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