(Quickflow Records / Andromeda Distribuzioni 2011)
Ascoltiamo con piacere il debutto della band abruzzese, che ci propone un piatto di rock italiano decisamente pulito e suonato con passione, senza tante stranezze.
In realtà, i cinque componenti dei Dea Madre ogni tanto ci provano a fare gli alternativi, inserendo un po’ di sintetizzatore in Attimi di te per esempio, ma lo nascondono talmente bene che bisogna davvero farci caso. Anzi, un pò in generale la proposta musicale mi è sembrata piuttosto immatura, ancora fin troppo carica di influenze classiche di altri gruppi, che non nominerò perché ben conosciamo, che i nostri non riescono a scrollarsi di dosso.
Quel che invece promuovo è la scrittura dei brani, per la maggior parte intelligente e curata, scevra dei soliti carichi pseudointellettualoidi che non sopporto per niente e con tematiche tutto sommato originali; particolarmente ho gradito l’iniziale Con il corpo, dove un amante dice alla sua lei di non pretendere niente di più che l’amore fisico, perché non ci sono ulteriori sentimenti da regalare. Peccato per qualche calo di stile invece, come la poco incisa Coesioni.
C’è bisogno ancora di lavoro per il gruppo abruzzese, le basi sicuramente ci sono, ora è davvero il caso di trovare uno spazio personale dove esprimersi.
Voto: 6
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