(Black Fading Records / Audioglobe distribuzioni 2011)
Band bolognese con diversi anni sulle spalle, il loro è un piattino che si presenterebbe in parte punk, in parte stoner e in parte pop. In realtà è sempre il primo ad avere il sopravvento, sempre con una spruzzata di buona melodia sopra, così che l’aggressività sia sostanzialmente assente dai pezzi dei nostri.
Quel che manca all’album è però qualcosa che spicchi sul resto, le canzoni scivolano via senza lasciare molto, né dal punto di vista melodico né da quello strettamente lirico. Potrei provare a citare la più malinconica The Ghost of Mighthavebeen, dove si sentono non poco echi dei più tristi Lagwagon, ma giusto per simpatia. E poi, ovviamente, Over the Horizon, se non altro per motivi statistici.
La produzione non mi ha entusiasmato, nonostante gli altisonanti nomi coinvolti, peccando di ben poca aggressività e lasciando il tutto eccessivamente spento.
Insomma, la sensazione è che, nonostante i bolognesi siano ben preparati, le loro canzoni siano ancora troppo derivative di certe esperienze punk anni novanta. Sarà per la prossima volta, sperando che le tanto citate influenze heavy/blues/ecc siano integrate con maggiore attenzione.
Voto: 6
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