(Innova 2012)
Seconda prova del compositore Zac Browing per la sempre agguerritissima Innova, convincente quanto, se non di più, della prima. Intatti i connotati già allora palesati: un costruttivismo esplicito, perfino dichiarato dall’autore, che si stempera nella scelta dei materiali sottoposti alla geometrica ars combinatoria dell’autore. Browning attinge infatti a piene mani dal rock, dal funk, dal jazz, di cui restituisce tutta l’energia ritmica e la freschezza melodica; qui, ad esempio, cita l’indimenticabile Moondance di Van Morrison, nonché temi popolari meno conosciuti. Il tutto sfocia in un post-minimalismo che non corre il rischio di essere ripetitivo, sebbene una certa uniformità di atmosfera caratterizzi i 5 brani presentati, dove forte è la presenza delle percussioni. Ma si tratta comunque di un’atmosfera elettrizzante, che invoglia ad altri ascolti di questo interessante compositore.
Voto: 8
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