(Shove records/Tolose la track/Audioglobe 2012)
A due anni dal loro esordio i pisani Chambers pubblicano il loro secondo full-leight. Ed è un bel sentire.
Con il loro post-core, virato screamo, i Chambers riescono a mettere d’accordo gli appassionati di Neurosis e Deftones, riuscendo ad essere molto più credibili e carismatici dei Linea 77, sfiorando il blues-core degli Unsane.
Martellanti, nervosi, tesi e a tratti melodici i Chambers ci accompagnano lungo i sentieri di un angst non più adolescenziale, ma evoluto verso una sfiducia esistenziale, dovuta alla crisi, non tanto economia, quanto culturale e sociale dei tempi che stiamo vivendo.
Tuttavia, non dimentichiamo che è proprio nelle fasi di crisi che vengono fuori i grandi artisti e i Chambers, insieme a tanti altri loro colleghi del panorama indie italiano (Laghetto, Fine Before You Came, Dune), hanno le potenzialità per venire fuori alla lunga distanza.
Voto: 8
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