(Venus Dischi 2011)
La vita fa rumore. Passi, voci, sussurri… e ci sono suoni che riescono ad essere insieme confortanti e tristi. Melodie talmente pure da aprirti il cuore e altre che sfiorano l’incubo in maniera così lynchiana da farti accapponare la pelle. :absent. aka Ettore Bianconi, fratello del più famoso Francesco frontman dei Baustelle, l’ha capito. Prende tutto questo, ricordando gli insegnamenti di Brian Eno e fonde, in modo del tutto personale, suoni e rumori con la voce di Francesco per sonorizzare “Il regno Animale” (scritto proprio da Bianconi senior, a mio parere un bell’esordio), storia di un provinciale che se ne va a fare il romantico a Milano lavorando e combattendo contro il precariato, l’indifferenza e l’ansia da prestazione. Una storia di uomini normali che vi sembrerà di conoscere già, semplicemente perché potrebbe essere la vostra. Una fotografia di Milano negli anni zero. Riflessioni poetiche, sogni e note a margine accompagnati passo passo da Ettore che rende la voce di suo fratello quasi metallica per rivestirla di atmosfera, con un vestito di suoni. Un bel traguardo per uno che di gavetta ne ha fatta. Il suo percorso di “sound designer” e artista è iniziato nel 2003. Nel 2004 vince le selezioni italiane di Italia Wave con il progetto 4micola e nello stesso anno comincia la collaborazione con i Baustelle, che si protrarrà fino all’ultimo album “I Mistici Dell’Occidente”, dove si occupa di tastiere e synth. Nel 2008 viene alla luce “Infiniti”, il primo album autoprodotto con featuring di prestigio (Rachele Bastreghi, Nicola Manzan e Roberto Romano), disco che fortunatamente verrà ripubblicato nell’autunno 2012. Dal 2005 collabora con altri artisti in veste di remixer: tra gli altri ha remixato Bugo, i Velvet, Elton Junk, Masoko, Infernal Poetry, fino a “Tutto l’Amore Che Ho” di Jovanotti e “L’uomo qualunque” il primo singolo degli Egokid. Da qualche mese è possibile vedere Ettore live, un’esperienza particolare perché oltre all’ascoltare c’è anche il vedere e la performance diventa qualcosa di onirico dove la musica si fonde con l’uso di visuals.
Ritornando ad ‘:absent. Sonorizza il regno animale’ concludo scrivendo che questo è un disco particolare, pieno di tensione drammatica portata avanti da musica minimale, elettronica, folk. Va ascoltato con una certa atmosfera per apprezzarne tutte le sfumature, fra tutte: il silenzio. Vi consiglio La Speranza e Il grande vuoto, sono i pezzi più intensi e commoventi. Chapeau, Ettore.
Voto: 10
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Autore: rakyrock@hotmail.it