(Valeot Records 2012)
Maneggiando materiali, intorpiditi dal tempo e dal passar delle
mode, l’italiano Attilio Novellino se ne esce con un’opera
preziosa.
Precedentemente conosciuto come Un Vortice Di Bassa
Pressione, Novellino, destreggiandosi fra chitarra, elettronica,
basse frequenze, field recordings, piano e feroci distorsioni, si
produce in dieci toccanti movimenti.
Che parlano lingua ambient e
post industrial.
Una carrellata struggente di visioni notturne,
discese abissali e repentine ascensioni, dritte oltre la luce delle
stelle nella notte.
Uno sgocciolio umorale, feroce ed emozionale,
fra noise, textures dronanti, melodia e dissonanza.
Dalle parti
del vecchio Fennesz, del leggermente più vivo Bj
Nilsen, di “Substrata” di Biosphere, con una
goccia tumultuosa, di ventose distorsioni My Bloody Valentine.
Son
movimenti impetuosi, malinconici e sognanti, costantemente trafitti
da fasci luminosi, tanto intensi da costringerci a socchiuder gli
occhi.
Un approccio fisico, diretto, che striglia i nervi e
carezza l’anima.
In queste giornate infuocate, si può
rivelare di fondamentale compagnia.
Nei pomeriggi immobili, con la
luce che filtra dalle tapparelle abbassate.
In
silenzio.
Lasciandosi abbracciare dal calore.
Con il sudore che
lento scorre.
Voto: 8
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