(Cabezon Records 2012)
Il matador allegro si perde in paesaggi immaginari, con in sottofondo uno slowcore, nel quale si coniugano la new wave più rarefatta e il post rock. Questi gli elementi che caratterizzano questo progetto dell’artista EMA.
Dodici brani nei quali perdersi, lasciandosi avvolgere in ritmiche ammalianti, ipnotiche e delicate. Tra i delicati arpeggi della greve e soave Months e l’ipnotica Long gone friend, in questo progetto vengono ripescate sonorità vicine ai Joy Division, che si incrociano con quelle di Will Holdam (July).
A volte eccede con l’elettronica, come nell’avvolgente e screziata One day left, ma rimane sempre un bel sentire, grazie alla delicatezza presente in tutto il disco.
Voto: 7
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