(Kendra Steiner Editions 2012)
Sette composizioni istantanee, per tappi di bottiglia, pavimento,
basso elettrico e voce.
Con l’ambiente circostante, e tutte le sue
possibili variazioni (un refolo d’aria dispettoso, la specificità
delle superfici…), ad ispirar l’azione.
Son gesti
(volontari/involontari?), che non si pongono necessità
organizzative ben definite.
Tutto fluisce, incespicando o
acquietandosi momentaneamente, non è questo l’importante.
Fra
sgranature, singulti e tintinni metallici.
Imparare/dimenticare,
imparare/dimenticare.
Son bianche lenzuola, stese al vento ad
asciugar, noi, ne ascoltiamo il frusciare sovrapposto.
Un corpo,
un ambiente e poco d’altro.
Rapporto di vicendevole
sollecitazione.
Con spesse corde nel mezzo.
Una scatola,
contenente pensieri molto intimi, dentro cui Sabrina Siegel,
da Eugene (Oregon), ci permette di guardar dentro.
Un respiro, un
sassolino ed una porzione di spazio vuoto.
Può bastare a
volte.
Voto: 7
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