Il maniscalco maldestro ‘Ogni cosa a suo posto’

(Maninalto!/Venus 2012)

La prima cosa che salta all’orecchio è che questa band toscana pone grande attenzione alla ricerca sonora.
Sembrano un incontro tra il sound dei Subsonica e dei Prodigy con un mix di underground rappato. Una bella psichedelica urbana insomma, con rumori e suoni acidi, che racconta di crisi e delle povere tasche degli italiani. Spesso sfiorano melodie davvero inquietanti come Ingresso, la mia preferita.
A volte però sono troppo ripetitivi e con testi banali, ma hanno il gran pregio di saper come arrivare all’ascoltatore… sfondando la porta.

Voto: 6

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Autore: rakyrock@hotmail.it