Med In Itali ‘Coltivare Piante Grasse’

(Libellula Music Records / Audioglobe Distribuzioni 2012)

Esordio sulla lunga distanza per il quartetto torinese. I Med in Itali vengono da una esperienza come musicisti di strada in Irlanda (qualcuno di voi ha visto ‘Once’?), e sono quei mesi passati lì che li influenzano naturalmente, se non altro nell’animo.
Sin dall’apertura con Perle Umide il riferimento a certo stile ska/folk è abbastanza chiaro, ed è sicuramente una bella boccata d’aria. Poi, però, già dal successivo singolo 7 Fiori le soluzioni melodiche dei nostri cominciano a divenire alquanto ripetitive, specie nel cantato. Molto meglio invece l’acustica e delicata Non mi stanco, con un bel finale arricchito dai fiati, e così pure la conclusiva Svanita Paura.
Nel disco oltretutto troviamo ospiti di tutto rilievo quali Luca Begonia al flicorno e tromba e Matteo Negrin alla chitarra; infatti sugli arrangiamenti c’è ben poco di cui ci si possa lamentare, e così pure della produzione. Tutto oltremodo professionale e piacevolissimo, è sulla scrittura che nutro qualche dubbio, anche i testi non aiutano particolarmente, restando un po’ troppo sul generico, riuscendo difficilmente a coinvolgere (eccetto l’ottima Schiava di un’idea).
Nonostante tutto ciò, è difficile non farsi star simpatici i Med in Itali; dall’ottima preparazione all’umiltà con cui affrontano il compito di un debutto dopo tanti anni, sono un gruppo che merita comunque di esser seguito. Per ora gli diamo fiducia.

Voto: 7

Link correlati:Med in Italy Home Page