(Sound Records 1986/Audioglobe 2012)
Ascolti la prima traccia di “Istrionico” dei toscani The Jash (ovvero Penultimi i pensieri) e subito vieni portato in un qualche tratto spazio-temporale dei tardi anni Settanta, tra Alberto Fortis (cfr. anche Ecco i sogni) e le colonne sonore dei poliziotteschi allo sbando. La voce e il piano (elettrico) di Tomaso Ceri sono acidi e complessi, come da tradizione progressiva: ma, allo stesso modo della ritmica di Francesco Furi (basso) e Lapo Zini (batteria), non disdegnano funk corrotto alla Franco Micalizzi/Gianfranco Plenizio e canzone d’autore sbalestrata (cfr. il Samuele Bersani “smooth jazz” di Canzone della sera). Il “punk”, coevo temporalmente agli esempi sopra citati, lo si riscontra più che altro a livello di attitudine cabarettistica e situazionista (cfr. Tom Punk).
Inconsueti e, appunto, istrionici.
Per contatti con i (promotori dei) fiorentini: promopicicca@gmail.com
Voto: 6
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