Slobber Pup ‘Black aces’


(RareNoise 2013)

Gli Slobber Pup sono uno di quei tanti gruppi molto probabilmente estemporanei, formato da ottimi musicisti, che hanno voglia di confrontarsi e jammare qualcosa. La premessa può dare l’impressione che “Black aces” sia un disco che passi inosservato. Invece no! È un gran bel disco di pura improvvisazione avant-jazz. Il combo è formato da Jamie Saft (New Zion Trio, Metallic Taste Of Blood), Trevor Dunn (Mr Bungle, The Melvins, Fantomas, Tomahawk), Joe Morris e Balazs Pandi, che ha suonato tra gli altri con Merzbow e Mats Gustafsson.
Le premesse per fare bene ci sono tutte e il risultato finale ha perfettamente rispettato le aspettative. “Black aces”, infatti, è composto di cinque brani nei quali padroneggia l’improvvisazione, mai onanista, ma sempre utilizzata in un’ottica e in funzione collegiale, grazie alla quale le composizioni toccano i vertici dell’imporv-avant-jazz.
Il sound del quartetto fa perno attorno all’organo di Saft e le svisate chitarristiche di Morris con le fughe in avanti del basso di Dunn e della batteria di Pandi, sempre pronti a tornare sui loro passi per sostenere i primi due quando si inerpicano troppo.
Si tratta insomma di un lavoro che gli amanti del jazz, dell’improvvisazione e dell’avanguardia non esiteranno ad amare.

Voto: 8

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