(To Lose La Track 2013)
Energia, freschezza e ottime canzoni sono gli ingredienti di ‘Raudo’, terzo lavoro dei Gazebo Penguins, al secolo Piter (batteria), Capra (chitarra e voce) e Sollo (basso e voce), provenienti dal cuore dell’Emilia.
Post punk, post hardcore, post qualsiasi cosa venga in mente, ciò che conta è che il livello musicale sia di alta qualità, così come i testi, ora seri ora grotteschi, in un mix che cattura l’attenzione e convince, tracciando una carrellata di racconti autobiografici nei quali è difficile non riconoscersi.
Chiare le influenze, rimanendo in Italia, di Fine before you came e Teatro degli orrori. Molto difficile invece scegliere le tracce migliori dell’album perché tutte sono incisive e rendono impossibile, almeno per il sottoscritto, interrompere l’ascolto dell’album.
Una frase, però, resta impressa più delle altre nella traccia Mio nonno, un piccolo manifesto per questi anni di smarrimento: “E combattiamo lotte che ci scorderemo tra un paio d’anni o forse più, e non vinceremo. Mio nonno per quasi 70 anni è stato in minoranza e sta benissimo”.
Un disco esplosivo, che conferma pienamente il proprio titolo.
Voto: 7
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