(Hysm? 2012)
Jazz/rock ossessivo e tecnicamente impeccabile.
Fra strappi
ritmici quadrati ed aggrovigli torcibudella (se dici math, non dici
male).
Basso, batteria e sax, frontali e compatti.
Dritti al
punto (nel mezzo tanto funk ad irrobustir la mistura).
Lavoro di
passione, sudore ed infinite ore di prove.
In costante tensione,
diretti e sfrondati da ogni eccesso di rimugino gratuito.
Uno
sbattimento continuo e simbiotico.
Alla fine però, una
struttura espositiva rigida, lascia emerger notevoli oasi di
noia.
Possiedono capacità, paiono esprimerle (per ora) in
un’unica direzione.
Hysm?, ristampa quest’esordio
(autoprodotto nel 2011) e carica l’ennesimo colpo in canna.
Peccato
sia a salve.
Voto: 5
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